RIBADISO DE BAIXO - Giovedì 1° agosto 2002
Furleos - Il Cristo che "consola"
la gente Melide - La chiesa Melide - La torre in
controluce Primo
agosto. 21° anniversario delle mie nozze! Ieri sera cena tipica presso una
famiglia spagnola (anzi, gallega!). Vicino al rifugio,
infatti, una famiglia offre "menù de dia", in forma
privata, ad un prezzo onesto. Mangiato bene, in buona compagnia
di due insegnati di Saragozza. Ho dovuto assaggiare vino
"opaco", orgoglio del nostro ospite. Ho dormito fino alle
5.15. Sono quindi partito alle 6.00. Alle 6.10 giungo all'Alto di
Ligonde. La luna, a metà del suo percorso , proietta
la mia ombra con dolcessa, sulla strada. Guarda ad Est:
un'aurora algida, lontana, comincia a rischiarare il cielo.
Una bruma sottile, bassa, strisciando come un serpente, si
insinua nei boschi di querce, nei campi, tra i viottoli, tra
i muri a secco. E' freddissimo. Il mio cuore, mio Dio, viene
pervaso, lentamente, dal calore intenso, dolce, che nasce
dal mio pensarTi. Ad ovest, verso Santiago, la
nebbia, più alta, mette in risalto le sagome
imponenti degli eucalipti. Il silenzio è assoluto:
tutto ancora dorme. Giungo a Palas de Rey alle 7.30.
Non cammino: volo! Fino alle 9.30 la nebbia avvolge
ogni cosa. Crea un'atmosfera irreale, arrotondata,
ovattata. Come in Irlanda, potrebbero
comparire elfi e gnomi! Il silenzio esteriore rispecchia un
profondo senzo di pace interiore. Prolusa da un'interessante ponte
romano, che termina in una chiesetta che conserva uno strano
crocifisso, con Cristo che abbassa una mano, quasi ad
accarezzare la nostra sofferente, difficile, incoerente,
fragile umanità, si entra a Melide. Alle 10.00 desajuno in una popolare
"pulperia" con l'eccezionale "Pulpo de Melide": tenero, con
aglio, olio di oliva; servito su un piatto di legno: sa
proprio di Spagna. Alle 12.45 giungo a Ribadiso de
Baixo (in riva, appunto, allo splendido torrente Iso). Poco
prima raggiungo, di foga, la coppia di sloveni che ho
incrociato addirittura in treno, in Francia, e quindi
Graziano ed un tentennante Alessio, stroncato da un violento
mal di pancia. Al rifugio si fermano anche Tina e
Terri di Bergamo; ci facciamo, nel bellissimo rifugio,
lambito da uno zampillante, limpido rio, un piattone di
spaghetti aglio, olio e peperoncino. Ci manca l'aguardente e la queimada
(la grappa galiziana)! Scopro che le strane costruzioni
che si trovano in tutta la Galizia agreste, alcuni delle
quali molto antiche, sono dei granai, chiamati
"horreos". Ribadiso de Baixo - Il Rio
Iso Ribadiso de Baixo - Il rifugio con
horreo Ribadiso de Baixo - Meditazione
nella quotidianità Ribadiso de Baixo -
Alessio
[elaborazione grafica]