CIZUR MENOR - martedi' 9 luglio 2002
Pamplona - In vista della
Cattedrale Pamplona - Sosta sul sacrato della
Cattedrale Pamplona - Cattedrale in
controluce Pamplona - Il rosone della
Cattedrale Partenza
alle 6.00, in silenzio sino quasi alle porte di Pamplona.
Facciamo un gruppetto: io, Jean Claude e Carlos. Prima sosta a bere un gigantesco
caffelatte, "caffe' con leche", colazione nazionale
spagnola, in un sobborgo della Citta'. Giungiamo in centro alle nove e
trenta. Percepiamo nell'aria odori e rumori strani: sono le
matinées dei giorni di San Firmino. Squadre di
operatori ecologici con modernissime attrezzature
ripuliscono le strade, ma non riescono a cancellare i
fortissimi odori dei tori e del vino .... Gente con gli occhi lucidi
dall'eccitazione e dall'insonnia che sembra uscita da
Fiesta, di H. Hemingway; ragazzi che dormono dappertutto,
con bottigli di vino ancora in mano: sui marciapiedi, sulle
panchine. Pamplona è una città
bellissima. La cattedrale gotica ci accoglie nel suo austero
splendore. In sacristia appongono il "sello" (il timbro del
pellegrino) sulla credenziale. Ci perdiamo per la Città.
Siamo circondati da un ludibrio di bianco e di rosso,
dappertutto! Nei vestiti, sui balconi, nelle vetrine, nei
gelati: nella luminosa, solare allegria di un popolo -
quello basco - che grida al mondo il proprio diritto di
esistere, nella gioia della festa, nel rifiuto della
violenza. A mezzogiorno giungiamo nello
splendido rifugio di Cezur Menor, piccolo centro templare
alle porte di Pamplona. L'"albergue" del pellegrino è
gestito dall'Ordine di Malta. Quasi un'ora per lavare la
bianchera sporca: speriamo che non piova! L'anima tace. Devo far uscire dai
pori la mia disperazione silenziosa, larvata, nascosta,
latente. Devo dissolvere piano i fantasmi che girano urlanti
per la mia anima. Il dolore è presente, con
arrogante costanza, con impietosa forza. Ma la via di
Santiago è lunga e dura. (Le prime vesciche ai piedi
insegnano!) Cena "haut de gamme" (waw!), nella
tipicissima trattoria "La Cochera" di Cesur Menor, dover,
per la modica cifra di 10 euro (uno dei più cari
prezzi praticati in tutto il Camino!) ci hanno dato pasta
(di grano tenero, ahime'!), filetto di manzo brasato con
peperoni alla griglia (super!), un ottimo vino
barriquée di sette anni, veramente splendido, del
baccalà con cipolle in agrodolce (slurp!), verdura
mista, un caffé corretto, arance. Il tutto in una
vecchia stalla del '600, in pietra e legno, ristrutturata e
.... ad libitum: ci hanno dato da mangiare finchè
avevamo fame! Finale pirotecnico con bevuta di sidro
spillato direttamente dalla botte! E poi .... .... e poi il telefono. Mia moglie
disperata. Mia figlia - sedici anni - è incinta.
Vuole abortire. Povera la mia bambina, in che
palude ti sei precipitata. In una palude senza sbocchi,
grigia, triste, maleodorante, senza stelle, senza sole,
senza gioia. Una palude fatta dei tuoi piccoli
egoismi, della tua personalità immatura,
profondamente acerba. Con dolore, con tanto dolore, ma
dovrai essere tu a scegliere, ad assumerti - fino in fondo -
le tue responsabilità. Libertà, mia cara, non
è fare ciò che si vuole. Libertà, come
imparerai sulla tua pelle, è soprattutto
responsabilità! Pamplona - Il Centro Pamplona - Con
Jean-Claude Pamplona - Con Carlos Pamplona - ... in bianco e
rosso Cizur Menor - Chiesa
teamplare Cizur Menor - Panorama Cizur Menor - Castello
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