ARTE SACRA

NELLA COMUNITA' DELLE SETTE CHIESE

FABIANA IURIG

* Dolegna

* Mernico

* Ruttars

* Scrio'

* Lonzano Inferiore

* Lonzano Superiore

* Venco'

 

 

ARIE BENEDETE

 

Duc' i sanz cu la gabane

e lis monz cu la blanchete;

zire intôr un'arie sane...

oh, ce arie benedete!

 

(Pietro Zorutti)

 

 

 

 

La Chiesa di San Giuseppe a Dolegna

 

 

La Chiesa di S. Elena a Mernico

 

La Chiesa di S. Leonardo a Scrio'

 

Il borgo medioevale della Chiesa di Scrio'

 

 

La Chiesa dei SS. Vito e Modesto a Ruttars

 

Interno della Chiesa dei SS. Vito e Modesto a Ruttars

 

Il disegno originale della Chiesa dei SS. Vito e Modesto a Ruttars

 

Il "libro mastro" conservato in sacristia che testimonia le varie fasi della costruzione della Chiesa di Ruttars

 

 

 

Interessanti particolari della Chiesa dei SS. Vito e Modesto a Ruttars

 

 

La Chiesetta della Madonna del Rosario a Lonzano Inferiore

 

La panoramica Chiesa di S. Giacomo a Lonzano Superiore

 

 

La Chiesetta votiva di S. Halaena a Vencò

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DOLEGNA

Chiesa di S. Giuseppe

 

Sorge sulla piazza, nel cuore del paese, la chiesa parrocchiale di Dolegna, dedicata a S. Giuseppe.

Complesse sono le vicende di questo edificio che esisteva già nel secolo XVIII in forma di piccola cappella, ma fu completamente ricostruito nel 1927 su progetto dell'architetto Silvano Baresi, dopo essere servito da prigione quando, durante la prima guerra mondiale, fu istituito a Dolegna il tribunale militare.

Nella ricostruzione andarono perduti anche gli affreschi del popolare pittore, nativo di Nimis, Jacun Pitor, che decoravano la costruzione settecentesca, alla quale era stata aggiunta una navata attorno al 1840.

L'esterno dell'attuale parrocchiale ha una facciata semplice, accanto alla quale veleggia il campanile che già apparteneva al precedente edificio.

All'interno, il presbiterio è decorato con dei dipinti murali a tempera, datati 1940, che appartengono alla mano di Tiburzio Donadon, pittore abile e tecnicamente capace attivo soprattutto nel pordenonese (sue terre natali). Tra i soggetti, troviamo, oltre ai Simboli degli Evangelisti e ad una bella Annunciazione, Il Pavone che rinasce dalle ceneri, simbolo della Resurrezione di Cristo e un Pellicano che si lacera il petto con il becco per nutrire i suoi piccoli, memento del sacrificio di Gesù sulla croce.

Completa il ciclo di pitture un S. Giuseppe benedicente dipinto sul soffitto della navata, inquadrato in una cornice mistilinea, con l'attributo della verga fiorita. Sotto di lui, fa bella mostra di sè la cupola della Chiesa di S. Pietro a Roma.

Nel presbiterio, trovano posto, oltre a due statue lignee di bottega valgardenese, rappresentanti S. Giuseppe e Cristo Bambino e una Madonna in preghiera, due bei reliquiari a busto, in lamina metallica impreziosita da pietre vitree. L'altare maggiore, realizzato con marmi misti, va cronologicamente ricondotto al periodo immediatamente posteriore alla ricostruzione della chiesa (1927), come documentato da una lapide esistente all'interno della Chiesa.

Colpisce, poi, l'attenzione per l'originalità della tecnica pittorica e del soggetto, il dipinto, posto sopra la cantoria, realizzato dal pittore L. Castellan nel 1942, raffigurante una Scena di battaglia aerea con l'apparizione del Cristo: la tela ricorda le aeropitture del futurista Tullio Crali.

Arricchiscono ulteriormente la decorazione della parrocchiale alcuni stendardi processionali in seta ricamata e dipinta realizzati da C. Del Neri intorno al 1930, e quattordici stazioni della Via Crucis ad altorilievo.

 

 

MERNICO

Chiesa di Sant'Elena

 

È immersa nel verde su una delle colline che dominano il territorio di Dolegna, in località Mernico, la graziosa chiesetta di S. Elena detta comunemente "degli sposi".

Questa costruzione, risalente al XVI secolo, si presenta con una facciata sobria, preceduta da un porticato sostenuto da due colonne e aperto su tre lati. Accanto alla chiesetta, campeggia il campanile a vela, rifatto nel 1937.

All'interno, il presbiterio, affrescato dal pittore Giacomo Meneghini, detto Jacun Pitor, nel 1875, presenta le figure dei quattro Evangelisti e della colomba, simbolo dello Spirito Santo.

Lungo la navata, sulla parete sinistra, si apre una nicchia entro la quale trova posto, protetto da un cancelletto in ferro battuto, il Battesimo di Cristo realizzato nel 1894 da Jacun Pitor. Alle figure del Cristo e di S. Giovanni Battista fa da sfondo un paesaggio fluviale, inoltre non mancano la colomba, simbolo dello Spirito Santo e la SS. Trinità, rappresentata dall'occhio nel triangolo. In basso l'iscrizione: "ECCE. FILIUS. MEUS. DI LECTUS/ECCE AGNUS DEI".

In occasione del Giubileo del 2000, sul parapetto del coro, sono state dipinte, come simbolo di unità, le sette chiese comprese nella parrocchia di Dolegna.

Lungo le pareti della navata si possono ammirare le 14 stazioni della Via Crucis realizzate ad altorilievo in stucco.

L'altare maggiore, datato 1907, è realizzato in marmo ed è decorato da due statue in legno intagliato e dipinto con le immagini di Sant'Elena" e di un Angelo adorante, risalenti entrambe alla prima metà del secolo XX.

Una bella acquasantiera a muro in pietra, collocata sul lato destro della navata, fa parte dell'arredo originale della chiesa e si può pertanto datare alla seconda metà del XVI secolo.

Diversi sono gli elementi che si possono ricondurre alla sistemazione ottocentesca della chiesetta: tra essi il portale ligneo, il palco di cantoria e il fonte battesimale a fusto.

I banchi sono riconducibili ad un intervento di sistemazione della chiesa degli anni '40 del 1900.

Lungo le pareti della navata si può ripercorrere la Via Crucis attraverso quattordici stazioni ad altorilievo.

 

 

SCRIO' (Skrljevo)

Chiesa di S. Leonardo

 

Risale alla seconda metà del XV secolo questa pittoresca chiesetta posta sulle colline che dominano il territorio di Dolegna.

L'edificio, ad aula rettangolare, è preceduto esternamente da un portico a capanna chiuso su due lati. Sulla destra, si erge una torre campanaria piuttosto bassa, con cuspide a piramide acuta, di fattura recente e popolare.

Degno di nota è il portale d'ingresso ad arco acuto datato 1532, in legno inciso con dei rosoni è tipico del gusto tardo gotico locale.

Il presbiterio, di forma poligonale, è interamente percorso da robusti costoloni che, intrecciandosi armoniosamente, danno vita a delle chiavi di volta figurate, tipiche dell'architettura di questa zona in età altomedievale. Entro le nervature si snodano le suggestive pitture di Jacun Pitor: queste, basandosi sui toni accesi del blu e dell'arancio, presentano un gioco di racemi floreali fra i quali campeggiano delle allungate figure sacre.

Sulle pareti laterali della zona presbiteriale vi sono le figure di S. Antonio e S. Giovanni Battista da un lato e la rappresentazione dell'Adorazione dei magi dirimpetto.

Questi afreschi, altamente suggestivi per la loro vena popolaresca che insiste su un acceso contrasto cromatico, sono datati al 1894.

 

 

RUTTARS

Chiesa di S. Vito e Modesto

 

Si erge all'interno di in una centa di origine medievale, risalente all'epoca in cui tutto il territorio collinare gravitante attorno a Dolegna era disseminato da una miriade di castelli e luoghi fortificati.

Prima dell'attuale, vi era qui una piccola chiesetta con annesso un cimitero nel quale l'ultima sepoltura si ebbe nel 1824. Successivamente, poiché il precedente edificio di culto era troppo piccolo per dare ospitalità a tutti i fedeli del luogo, i quali erano oltretutto infastiditi dalla presenza del cimitero all'interno dell'abitato, venne costruita l'attuale chiesa.

La nuova chiesa, costruita ad opera dell'architetto Giuseppe CABASSI, fu inaugurata nel 1864, come attesta un documento che ne ricorda la consacrazione, mentre l'altar maggiore fu consacrato nel 1890.

L'interno è ad una navata che si allarga con due altari laterali: quello di destra (eretto nel 1875 grazie ad una donazione dell'imperatrice d'Austria Maria Anna) ospita una pala con S. Antonio e Angeli, quello di sinistra una statua lignea della Madonna.

Il presbiterio è stato affrescato da un pittore locale, Domini, dopo la Seconda guerra mondiale. Interessante iconograficamente è Il compianto del Cristo che decora la lunetta, poiché l'attenzione del pittore si è focalizzata sui piedi della croce ai quali sono inginocchiati la Madonna, Maria Maddalena e gli Apostoli, lasciando all'osservatore il compito di ricostruire la parte non dipinta.

Dietro l'altare: un bellissimo affresco dove si vede soltanto la parte finale della croce con i piedi del Cristo e, inginocchiate ai piedi della Croce ci sono:. Nelle lunette del soffitto del presbiterio ci sono i 4 Apostoli con i loro simboli.

Al centro della navata, sul soffitto, si trova un affresco rappresentante L'Annunciazione realizzato dal pittore cormonese Trinko.

 

 

LONZANO INFERIORE

Chiesa della Madonna del Rosario

 

La costruzione, di origine antecedente ai restauri documentati del 1594, con qualche rimaneggiamento posteriore, si presenta ad aula rettangolare Fu restaurata nel 1870 ad opera di. Macorig e nel 1925 da Snidero.

Fu di proprietà della famiglia Snidero, che possedeva una bella villa sita in posto ameno subito sopra e precedentemente appartenne alla nobile. famiglia dei Canussio di Cividale, poi passò al sig. Edoardo Macorig di Brazzano e nel 1925 a Carlo Snidero consigliere di Cassazione, morto nel 1941.

Unico ornamento concesso alla severa sobrietà della facciata, culminante nella monofora campanaria, è costituito dal rosone che sormonta il portale d'ingresso.

Ha sull'altare una pala della Madonna del Rosario, la quale fu portata qui da Tapogliano, dove i Canussio avevano anche possessioni, e si dice sia della scuola del Tiziano.

 

 

LONZANO SUPERIORE

Chiesa di S. Giacomo

 

Risale al secolo XVIII, questa chiesa dedicata a S. Giacomo nella quale si celebra, la domenica di Pasqua, una solenne festa di Ringraziamento per l'assistenza avuta durante la Seconda guerra mondiale.

Fu fatta costruire dagli antenati del poeta Zorutti, Francesco, Domenico e Nicolò nel 1671.

Ad aula rettangolare con travatura a vista, presenta un coro quadrato con volta a botte. La facciata culmina con una monofora campanaria, mentre la porta, con cimasa sporgente e finestre rettangolari; è sovrastata da una nichietta semicircolare con arco a tutto sesto.

All'interno ospita, dietro l'altare, sulla parete, vi è un dipinto piuttosto grossolano, raffigurante la Madonna del Rosario con S. Domenico, S. Giovanni Battista e S. Antonio. Al fianco sinistro della cappella vi è un bel tiglio, che dicesi piantato ancora dal poeta. La chiesa è dedicata a S. Giacomo Maggiore, ma viene chiamata S. Giacobbe.

 

 

VENCO'

Chiesa di S. Halaena

 

Sita su una bella collina, questa chiesetta è piuttosto recente, poiché risale al XIX secolo.

Rientra in quella categoria di costruzioni sacre di carattere popolare che comunemente vengono chiamate "chiesette votive". In realtà tale definizione è, in questo caso, impropria poiché questa chiesetta non è stata eretta in seguito a un voto per ringraziare Dio per aver ricevuto un aiuto.

Sebbene non abbia caratteristiche architettoniche di pregio, questa piccola chiesetta ha comunque una certa importanza dal punto di vista storico, in quanto testimonianza di un'espressione artistica locale, di un architettura minore che è espressione di una religiosità popolare fortemente sentita e vissuta.